Questa è una riproduzione artistica in terracotta di una olpe corinzia con manico. Questa riproduzione è fatta interamente a mano, tornita e graffita da artisti del luogo. Per avere questo risultato viene cotta in due volte con tecniche antiche, che i mastri vasai del luogo sono riusciti a scoprite dopo molti tentativi di riprodurre questi vasi.
Vengono anche patinati artificialmente a mano per dare l'effetto di "antico" all'oggetto, le decorazioni anche se imitano le originali dei vasi ritrovati nelle tombe Etrusche di Cerveteri e altre necropoli etrusche, sono frutto del lavoro e ingegno di ogni maestro vasaio, ed ogni opera è unica e diversa dall'altra, possono sembrare simili ma non lo sono.
L'olpe era una brocca, con corpo allungato e imboccatura rotonda, diffusa nella ceramica corinzia e attica, derivante da prototipi metallici (le due rotelle presenti all'attaccatura dell'ansa rappresentano le borchie necessarie al fissaggio). È un tipo di oinochoe con profilo continuo e con ansa unica e alta che si estende al di sopra dell'imboccatura. Veniva usata come le altre oinochoai per versare il vino. In un sepolcro della necropoli Ara del Tufo a Tuscania, ne è stata ritrovata una di produzione etrusca, a figure nere attribuita al Pittore di Micali (VI secolo a.C.), comprovante l'influsso delle civiltà greca su quella etrusca.[fonte wikipedia]
Questa riproduzione di OLPE CORINZIA con manico è alta 27 cm, con un piede di 8 cm e un bordo di 14 cm, con manico con faccia riprodotta alla base, presenta disegni di animali e fiori in quasi tutta la superfice del vaso, con patinatura artificiale fatta a mano, come tutto il resto, numero di riferimento 18
Questo è un pezzo unico, interamente tornito, graffito, cotto e patinato a mano.
Questa riproduzione viaggia con un attestato rilasciato dal nostro negozio dove viene attestato che questo vaso è una riproduzione artistica di un vaso olpe corinzia, nell'attestato ci sono delle foto del vaso, il giorno dell'acquisto e il numero di ricevuta fiscale o fattura (su richiesta).